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Николай Лилин

Le armi oneste usate per la caccia vengono tenute in una zona speciale della casa, chiamata «altare», dove ci sono le cinture istoriate dei padroni di casa e dei loro antenati. Alle cinture sono sempre appesi coltelli da caccia e borse con vari talismani, oggetti della magia pagana siberiana.

Le armi di peccato invece sono quelle utilizzate per scopi criminali. Queste armi di solito si tengono in cantina e in vari nascondigli sparsi per il cortile. Ogni arma di peccato ha incisa da qualche parte l’immagine di una croce о di un santo protettore, ed è stata «battezzata» in una chiesa siberiana.

I fucili d’assalto Kalasnikov sono i più amati dai siberiani. Nel gergo criminale ogni modello ha un nome, nessuno usa abbreviazioni о sigle per indicare modello, calibro о tipologia delle munizioni. Ad esempio, il vecchio ak 47 calibro 7,62 si chiama «sega», e le sue munizioni «testine». Il più moderno aks calibro 5,45 con calcio pieghevole si chiama «telescopio», e le sue cariche «schegge». I proiettili possono essere diversi: quelli con la testa nera, che hanno il centro squilibrato, in gergo si chiamano «le cicce»; quelli con la testa bianca, che bucano la blindatura, «chiodi»; quelli con la testa bianca e rossa, esplosivi, «scintille».

Lo stesso per il resto delle armi: i fucili di precisione vengono chiamati «canna da pesca», о «falce». Se hanno un silenziatore integrato sulla canna, «frusta». I silenziatori vengono chiamati «scarpone», «terminale» о «gallo del bosco».

Secondo la tradizione, un’arma onesta e una di peccato non possono stare nella stessa stanza, altrimenti l’arma one-sta sarà per sempre contaminata, e non si potrà più utilizzare, perché porterà sfortuna a tutta la famiglia, e sarà necessario distruggerla attraverso un rituale particolare. Verrà sepolta sottoterra avvolta nel lenzuolo su cui è avvenuto un parto. Secondo le credenze siberiane, tutto quello che è legato al parto ha in sé un’energia positiva, perché ogni bambino che nasce è puro, non conosce il peccato. Quindi i poteri della purezza sono una specie di sigillo contro le disgrazie. Dove è stata sepolta un’arma contaminata di solito si pianta un albero, cosi se la «maledizione» si attiva distruggerà l’albero e non si allargherà su nient’altro.

In casa dei miei le armi erano dappertutto, mio nonno aveva una stanza piena di armi oneste: fucili di vari calibri e marche, tanti coltelli e diverse munizioni. Potevo entrare in quella stanza solo accompagnato da un adulto, e quando capitava cercavo di restarci il più a lungo possibile. Tenevo le armi tra le mani, ne studiavo i particolari, facevo mille domande, finché non mi fermavano dicendo:

«E basta con ’ste domande! Aspetta un pochino, diventerai grande e allora potrai provarle tutte da solo…» Ovviamente io non vedevo l’ora di diventare grande. Guardavo incantato mio nonno e mio zio maneggiare le armi, e quando le toccavo mi sembravano creature vive.