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Chuck Palahniuk

Sul tappetino sfrigolano i focherelli di cera.

«Mentre siamo lа» dice lui, «dobbiamo anche cercare un po' di quei germi dell'epatite.»

20

Ora le lacrime venivano che era un piacere e un gocciolone и rotolato giщ per la canna e lungo il ponticello del grilletto per disfarmisi sull'indice. Raymond Hessel ha chiuso entrambi gli occhi, cosм io gli ho premuto la pistola forte sulla tempia perchй avesse a sentirsela sempre schiacciata proprio lм e io gli ero accanto e quella era la sua vita e lui avrebbe potuto essere morto da un momento all'altro.

Non era una scacciacani qualsiasi, la pistola, e io mi chiedevo se il sale potesse fotterne il meccanismo.

Tutto era andato via cosм liscio, pensavo. Avevo fatto tutto quello che aveva detto il meccanico. Questo и il motivo per cui ci occorreva comperare una pistola. Questo era il mio compito a casa, quello che stavo facendo.

Ciascuno di noi doveva portare a Tyler dodici patenti. Per dimostrare che ciascuno di noi aveva fatto dodici sacrifici umani.

Stasera ho parcheggiato e ho aspettato dietro l'angolo che Raymond Hessel finisse il suo turno al Korner Mart, che resta aperto giorno e notte, e verso la mezzanotte и uscito ad aspettare un autobus del servizio notturno e finalmente io mi sono avvicinato e l'ho salutato.

Raymond Hessel, lui non ha detto niente. Probabilmente ha pensato che volessi i suoi soldi, la sua paga minima, i quattordici dollari che aveva nel portafogli. Oh, Raymond Hessel, in tutti i tuoi ventitrй anni, quando ti sei messo a piangere, con le lacrime che scendevano per la canna della mia pistola premuta sulla tua tempia, no, qui i soldi non c'entrano. Non tutto ha a che fare con i soldi.

Non mi hai detto nemmeno ciao.

Tu non sei il tuo misero piccolo portafogli.

Bella nottata, ti ho detto io, fredda ma limpida.

Tu non mi hai detto nemmeno ciao.

Non scappare, ti ho detto, o dovrт spararti nella schiena. Avevo tirato fuori la pistola e avevo calzato un guanto di latice cosм se la pistola fosse diventata il reperto A presentato dallo Stato, su di essa non ci sarebbero state che le lacrime secche di Raymond Hessel, razza bianca, ventitrй anni, senza segni particolari.

Allora ho avuto la tua attenzione. I tuoi occhi erano cosм grandi che persino nella luce dei lampioni vedevo che erano verde antigelo.

Ogni volta che la pistola ti toccava la faccia tu ti ritiravi affannosamente indietro un po' di piщ, come se la canna fosse troppo calda o troppo fredda. Finchй ti ho detto smettila di indietreggiare e allora hai lasciato che la pistola ti toccasse, ma lo stesso hai storto il collo e allontanato la testa dalla canna.

Mi hai dato il tuo portafogli come ti ho chiesto.

Il tuo nome и Raymond K. Hessel, quello che c'и scritto sulla patente. Abiti al 1320 SE Benning, appartamento A. Un seminterrato, dev'essere. Di solito agli appartamenti dei seminterrati assegnano lettere invece di numeri.

Raymond K.K.K.K.K.K. Hessel, stavo parlando a te.