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Chuck Palahniuk

Nel mio secondo combattimento, l'avversario mi pianta un ginocchio tra le scapole. Mi tira entrambe le braccia all'indietro e mi sbatte il petto contro il pavimento di cemento. Su un lato sento lo schiocco della clavicola.

Mi farei gli Elgin Marbles a colpi di maglio e mi pulirei il culo con la Gioconda.

La signora Madden con due dita alzate, rosse di sangue, il sangue che le riempiva gli spazi tra i denti e il sangue che le scorreva lungo le dita, giщ per il polso, sul braccialetto di diamanti, fino al gomito da dove gocciolava.

Terzo combattimento, mi sveglio ed и ora del combattimento numero tre. Non ci sono nomi al fight club.

Tu non sei il tuo nome.

Tu non sei la tua famiglia.

Il numero tre sembra sapere che cosa mi occorre e trattiene la mia testa nel buio e nel soffocamento. C'и una presa che ti lascia giusto l'aria per restare sveglio. Il numero tre mi tiene la testa nella piega del braccio, come si tiene un bambino o un pallone, nella piega del braccio, e mi martella la faccia con il pugno stretto.

Finchй i denti non mi si affondano nell'interno della guancia.

Finchй il buco che ho nella guancia non incontra l'angolo della mia bocca e i due si uniscono in un sogghigno frastagliato che mi si apre da sotto il naso fin sotto l'orecchio.

Il numero tre mi pesta finchй ha tutta la mano sbucciata.

Finchй mi metto a piangere.

Tutto quello che hai amato ti respinge o muore.

Tutto quello che hai creato sarа gettato via.

Tutto quello di cui sei orgoglioso finirа in immondizia.

Io sono Ozymandias, re dei re.

Un altro cazzotto e i denti mi si richiudono sulla lingua. Mezza lingua casca per terra e una pedata la fa volare via.

La mogliettina si и inginocchiata accanto al corpo del marito e i ricchi, quelli che chiamavano amici, incombono intorno a lei ubriachi e ridono.

«Patrick?» ha chiamato lei, la mogliettina.

La pozza di sangue si и allargata, sempre di piщ, fino a lambirle la sottana.

«Patrick» dice lei, «ora basta, smetti di fare il morto.»

Il sangue le inzuppa l'orlo della sottana, azione capillare, trama dopo ordito, su per la sottana.

Intorno a me gli uomini del Progetto Caos stanno gridando.

Poi si mette a gridare la signora Madden.

E nello scantinato dell'Armory Bar, Tyler Durden si accascia a terra in un tiepido groviglio. Tyler Durden il grande, che и stato perfetto per un solo momento, che diceva che un momento и il massimo che puoi aspettarti dalla perfezione.

E il combattimento va avanti perchй io voglio essere morto. Perchй solo nella morte abbiamo un nome. Solo nella morte non facciamo piщ parte del Progetto Caos.

29

Tyler и qui, in piedi, perfettamente bello, un angelo nella sua onnibiondezza. La mia volontа di vivere mi stupisce.

Io sono un sanguinolento campione di tessuto che si va asciugando su un nudo materasso nella mia camera al Saponificio di Paper Street.

Non c'и piщ niente in camera mia.