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Chuck Palahniuk

Io sono l'assoluta mancanza di sorpresa di Tizio.

Il mio comportamento и stato criticabile.

Sollevo il ricevitore ed и Tyler e mi dice: «Esci, c'и gente che ti aspetta nel parcheggio».

Chi sono, chiedo io.

«Stanno tutti aspettando» dice Tyler.

Sento odore di benzina sulle mani.

«Prendi il largo» fa Tyler. «Hanno una macchina fuori. Hanno una Cadillac.»

Sto ancora dormendo.

Cioи, non sono sicuro se Tyler и nel mio sogno.

O se io sono il sogno di Tyler.

Mi annuso benzina sulle mani. Non c'и nessun altro nei paraggi e mi alzo ed esco, scendo nel parcheggio.

Un tizio che frequenta i fight club si occupa delle macchine cosм ha parcheggiato contro il marciapiede a bordo di una Corniche nera di chissа chi e tutto quello che posso fare и guardarla, tutta nera e oro, questo enorme portacipria pronto a portarmi da qualche parte. Il meccanico scende dalla macchina e mi dice di non preoccuparmi, ha scambiato la targa con quella di un'altra auto ferma al parcheggio a lunga sosta dell'aeroporto.

Il nostro meccanico del fight club mi dice che и capace di mettere in moto quel che vuole. Due cavi che escono arricciati dalla colonna dello sterzo. Li fai toccare e chiudi il circuito del solenoide dell'avviamento, mettendo in moto.

O cosм o freghi il codice a un concessionario.

Ci sono tre scimmie spaziali sedute dietro, tutte in camicia e calzoni neri. Non vedo. Non sento. Non parlo.

Chiedo io, ma dov'и Tyler?

Il meccanico del fight club tiene aperta per me la portiera della Cadillac alla maniera di uno chauffeur. Il meccanico и alto e tutto ossa con spalle che ti ricordano la trave di una croce.

Chiedo io, andiamo da Tyler?

In mezzo al sedile anteriore c'и ad aspettarmi una torta di compleanno con le candele pronte per essere accese. Salgo. Partiamo.

Ancora una settimana dopo il fight club non c'и problema a restare dentro i limiti di velocitа. Magari sono due giorni che fai merda nera, lesioni interne, ma ti senti che и una bellezza. Le macchine ti sorpassano in derapata, ti stanno nel culo, gli altri automobilisti ti mostrano il medio, perfetti sconosciuti ti odiano. Assolutamente niente di personale. Dopo il fight club sei cosм rilassato che non te ne puт importare di meno. Non accendi neppure la radio. Magari ti piglia una sferzata al petto lungo un'incrinatura sottile sottile alle costole ogni volta che fai un respiro. Le macchine dietro di te lampeggiano. Il sole scende, arancione e dorato.

Lм c'и il meccanico che guida. La torta di compleanno и sul sedile tra me e lui.

C'и da farsela sotto a vedere gente come il nostro meccanico al fight club. Quei pelleossa non si accasciano mai. Vanno avanti finchй non li hai tritati. Bianchi come scheletri pucciati in sego giallo con tatuaggi, neri come carne secca, sono uomini che di solito se la intendono tra di loro, come t'immagini quelli dei Tossici Anonimi. Loro non dicono mai basta. И come se fossero energia pura, si muovono cosм in fretta che non gli vedi mai i contorni nitidi, questi tizi che si stanno riabilitando da qualcosa. Come se l'unica possibilitа che gli resta и la maniera di morire e vogliono morire combattendo.