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Chuck Palahniuk

«Spero che non sia tua.»

Io sono il sangue ribollente di Tizio.

Tyler mi ha chiesto di battergli a macchina il regolamento del fight club e di tirargliene dieci copie. Non nove, non undici. Dieci copie, dice Tyler. Comunque io ho l'insonnia e l'ultima volta che ho dormito dev'essere stata tre notti fa. Quello dev'essere l'originale. Ho fatto le dieci copie e ho dimenticato l'originale. I lampi della fotocopiatrice in faccia, l'allontanamento dell'insonnia da ogni cosa, una copia di una copia di una copia. Tu non tocchi niente e niente tocca te.

Il mio capo legge:

«La terza regola del fight club и due uomini per combattimento».

Nessuno dei due batte ciglio.

Il mio capo legge:

«Un combattimento alla volta.»

Sono tre giorni che non dormo se non sto dormendo ora. Il mio capo mi agita il foglio sotto il naso. Allora? mi chiede. И qualche giochetto a cui indulgo durante l'orario di lavoro? Io sono pagato per dedicare all'azienda la mia piena attenzione, non per sprecare tempo in piccoli giochi di guerra. E non sono pagato per adoperare le copiatrici per i fatti miei.

Allora? Mi agita il foglio sotto il naso. Che cosa penso, mi chiede, che cosa dovrebbe fare di un dipendente che passa il tempo dell'azienda in qualche suo piccolo mondo di fantasia? Se fossi nei panni suoi, che cosa farei?

Che cosa farei?

Il buco nella guancia, la tumefazione nerastra intorno agli occhi, la cicatrice gonfia e rossa del bacio di Tyler sul dorso della mano, una copia di una copia di una copia.

Interrogativo.

Perchй Tyler vuole dieci copie delle regole del fight club?

Vacca indщ.

Quello che farei io, rispondo, и stare molto attento alle persone con cui parlo di questo foglio.

Dico che sembra scritto da qualche pericoloso killer psicopatico e che questo schizofrenico represso potrebbe partire in quarta da un momento all'altro in un giorno lavorativo e passare da ufficio a ufficio con un Armalite AR-180 semiautomatico a gas.

Il mio capo mi guarda.

Quel tizio, dico, probabilmente passa tutte le sere a casa a incidere una croce sulla punta di tutte le sue pallottole con una piccola lima. Cosм, quando una mattina si presenta sul lavoro e scarica una fucilata nel suo petulante, inefficiente, gretto, piagnucoloso capo ciucciaculi chiappemolli, quel proiettile si spaccherа lungo le incisioni e si aprirа allo stesso modo che un dum-dum ti sboccia dentro facendoti esplodere una secchiata di budella puzzolenti attraverso la spina dorsale. Immaginati il tuo chakra viscerale che si apre in un'esplosione al rallentatore di salsiccioso intestino tenue.

Il mio capo ritira il foglio da sotto il mio naso.

Avanti, dico io, leggimene un altro po'.

No, davvero, dico, и affascinante. L'opera di un cervello completamente ammorbato.