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Chuck Palahniuk

Lo stimato commissario era a casa spaventato ma integro.

«Ogni volta che svolgiamo questi piccoli compiti» dice Tyler, «questi uomini del fight club che non hanno niente da perdere sono un po' piщ coinvolti nel Progetto Caos.»

Inginocchiato al mio capezzale Tyler dice: «Chiudi gli occhi e dammi la mano».

Io chiudo gli occhi e Tyler mi prende la mano. Sento le labbra di Tyler sulla cicatrice del suo bacio.

«Avevo detto che se parlavi di me a mia insaputa, non mi avresti piщ visto» ha detto Tyler. «Noi non siamo due uomini separati. Per farla breve, quando tu sei sveglio hai tu il controllo e puoi chiamarti come pare e piace, ma nell'istante che ti addormenti entro in gioco io e tu diventi Tyler Durden.»

Ma abbiamo combattuto, dico io. La sera che abbiamo inventato il fight club.

«Non stavi veramente combattendo contro di me» dice Tyler. «L'hai detto tu stesso. Stavi combattendo contro tutto quello che odi nella vita.»

Ma io ti vedo.

«Stai dormendo.»

Ma tu hai una casa in affitto. Hai un lavoro. Due lavori.

«Chiedi alla tua banca il rendiconto degli assegni che hai emesso» dice Tyler. «Ho affittato la casa a nome tuo. Credo che scoprirai che la scrittura sugli assegni per l'affitto corrisponde a quella dei messaggi che ti ho chiesto di battere a macchina per me.»

Tyler ha speso i miei soldi. Per forza sono sempre in rosso.

«Quanto ai lavori, be', chiediti perchй sei sempre cosм stanco. Santo cielo, non и insonnia la tua. Appena ti addormenti, io assumo il comando e vado a lavorare o al fight club o che so io. Buon per te che non mi sono preso un lavoro da domatore di serpenti.»

E Maria, allora?

«Maria ti ama.»

Maria ama te.

«Maria non sa distinguere tra te e me. Tu le hai dato un nome falso la sera che vi siete conosciuti. Tu non dai mai il tuo vero nome a un gruppo di sostegno, merda apocrifa. Da quando le ho salvato la vita, Maria pensa che tu ti chiami Tyler Durden.»

Ma ora che so di Tyler, lui scomparirа?

«No» risponde Tyler sempre tenendomi la mano, «non sarei nemmeno qui se non fossi tu a volermi. Io vivo ancora la mia vita mentre tu dormi, ma se fai il furbo con me, se t'incateni al letto di notte o prendi dosi massicce di sonniferi, allora saremo nemici. E me la pagherai per questo.»

Oh, ma queste sono stronzate. Questo и un sogno. Tyler и un proiezionista. И un disturbo dissociativo della personalitа. Uno stato psicogeno di fuga. Tyler Durden и la mia allucinazione.

«Tutte coglionate» dice Tyler. «Magari sei tu a essere la mia allucinazione schizofrenica.»

Io ero qui per primo.

Tyler dice: «Sм, sм, sм, be' allora vediamo chi и qui per ultimo».

Questo non и reale. Questo и un sogno e io mi sveglierт.

«Allora svegliati.»

Poi il telefono si mette a squillare e Tyler non c'и piщ.

C'и sole che attraversa le tende.

И la mia sveglia delle sette e quando sollevo il ricevitore la linea и muta.

23

A tutta birra, torno a casa da Maria e al Saponificio di Paper Street.

Tutto sta ancora andando a pezzi.

A casa ho troppa paura per guardare nel frigo. Mi immagino decine di sacchetti di plastica con le etichette di cittа come Las Vegas e Chicago e Milwaukee dove Tyler ha dovuto mantenere le sue minacce nel proteggere le sezioni del fight club. In ogni sacchetto avrei trovato un paio di pezzetti raccapriccianti, induriti dal congelamento.