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Chuck Palahniuk

«Da quanto tempo» ha chiesto un medico, «hai questa macchia rossa sul piede?»

Il medico parlava della mia voglia Sul piede destro ho una voglia che mio padre scherzando dice che sembra un'Australia rosso scuro con attaccata accanto una piccola Nuova Zelanda. Questo gli ho detto e tutto quanto si и sgonfiato. Il mio uccello si andava disciogliendo. Se ne sono andati tutti ed и rimasto solo lo studente con l'azoto e c'era la sensazione che se ne sarebbe andato anche lui, era cosм deluso che non mi ha mai guardato negli occhi mentre mi prendeva la cappella e la tirava verso di sй. Dalla bomboletta и uscito un piccolo getto su quel che rimaneva del mio porro. Il male era tale che ti sembrava di poter chiudere gli occhi e di immaginarti di avercelo lungo cento miglia e ti avrebbe fatto male lo stesso.

Maria mi guarda la mano e guarda la cicatrice del bacio di Tyler.

Io ho detto allo studente di medicina che evidentemente non capitavano molte voglie dalle parti loro.

Non и questo. Lo studente dice che tutti avevano pensato che quella voglia era cancro. Circolava questa nuova specie di cancro che beccava i giovani. Si svegliavano con una macchia rossa sui piedi o sulle caviglie. La macchia non andava piщ via, si allargava finchй ti ricopriva direttamente e tu ci restavi secco.

Lo studente dice che i medici e tutti quanti erano piщ emozionati che mai perchй pensavano che fosse quella nuova forma di cancro. Erano ancora pochi ad avercelo ma si stava diffondendo.

Questo и successo molti anni fa.

Il cancro и cosм, spiego a Maria. Si fanno degli errori e forse l'importante и non dimenticare il resto di te stesso se solo una piccola parte di te andasse in malora.

«Andasse» ripete Maria.

Lo studente con l'azoto ha finito il suo lavoro e mi ha detto che il porro sarebbe cascato di lм a qualche giorno. Sulla carta appiccicosa accanto al mio culo nudo c'era una Polaroid del mio piede che non voleva nessuno. Gli ho chiesto se potevo portarla via.

Ho ancora quella foto in casa, infilata nell'angolo di uno specchio. Mi pettino davanti allo specchio tutte le mattine prima di andare al lavoro e penso che una volta ho avuto il cancro per dieci minuti, qualcosa di peggio del cancro.

Dico a Maria che quella di quell'anno и stata la prima festa del Ringraziamento che non sono andato con il nonno a pattinare sul ghiaccio anche se il ghiaccio era spesso quasi quindici centimetri. Mia nonna aveva sempre questi cerottini rotondi sulla fronte o sulle braccia dove i nei che aveva avuto da quand'era nata andavano storti. Sviluppavano contorni frastagliati o da marrone diventavano blu o neri.